DA.TE

date

È il participio passato plurale del verbo dare, del trasferire da sé ad altri qualcosa che si possiede, si ha, si conosce, come per la poesia, quella a cui dedico questo progetto. È il plurale di data, della coordinata cronologica di un evento, per esempio la vostra nascita, la vostra morte, il giorno in cui vi siete sposati, il giorno in cui vi siete innamorati, il giorno in cui avete per la prima volta imparato ad allacciarvi le scarpe, o addirittura il giorno in cui avete dimenticato un appuntamento dal dentista. È il modo in cui io vengo a te, mi muovo e sposto, mi aggiungo e supero, m’incammino e fermo.

È un libro diffuso di poesia, un libro che raggiunge singolarmente ogni lettore, attraverso una cartolina. Un libro sulla falsa riga dell’albergo diffuso, come a Santo Stefano di Sessanio o a Matera.

Non avrete tutto il libro, ma una sola parte, una piccola parte, quella che riuscirà a essere trascritta sulla cartolina.

Sulla cartolina che riceverete verranno riportati i km, che percorreranno le parole per approdare da me a Voi.

Le cartoline saranno numerate a partire da pagina 1, perché quella che avrete sarà una reale pagina del libro. Potresti ricevere pagina 20 o pagina 100, questo sarà il caso, ma il caso non esiste, quindi sarà l’ordine in cui mi scriverete i vostri indirizzi, tolti gli amici a cui invierò di mio pugno le pagine.

Il libro che ho scelto, è un mio lavoro scritto dal 2002 al 2006 che non è stato mai edito. Un lavoro di gioventù, a cui non ho mai creduto, se non adesso, che di gioventù ho ancora i polsi.

Questo è DA.TE, abbiatene cura.

 

Foto http://www.abruzzo-vivo.it/tutti-i-volti-di-pescara/